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Per Corellon Larethian del Mondo di Greyhawk fare riferimento alla pagina: Corellon Larethian.

Corellon Larethian è la divinità della Magia, della Musica, delle Arti, dell'Artigianato, della Poesia e della Guerra. E' il creatore e protettore della razza elfica, e governa tutto ciò che gli elfi tengono in gran considerazione. Inoltre è la divinità a capo dei Seldarine, Corellon è considerato il padre del popolo elfico. Si dice che gli elfi siano nati infatti da una goccia del suo sangue.

E' il dio della guerra elfico, ma al tempo stesso incoraggia molto l'artigianato.

Descrizione[]

Corellon si dice fosse in grado di assumere molte forme, ma quella più usata comunemente era quella di un elfo del sole maschio. Ciò tuttavia non significava che non abbia la capacità di assumere altre forme compreso anche quella di mutare il suo sesso. Tutte le forme che egli assumeva erano belle a vedersi e, sebbene potessero sembrare snelle o agili la loro forza era sempre palese a tutti.

Corellon è sempre descritto con un mantello celeste, un grande amuleto con un motivo a mezzaluna all'interno di un cerchio, che funzionava come un talismano magico, e un paio di guanti sfolgoranti.

Personalità[]

Sebbene Corellon condividesse il tratto elfico dell'orgoglio, tanto da rasentare l'arroganza, questo non ebbe mai la meglio su di lui. Era un dio con una volontà infinita di imparare dagli altri e agì sempre di conseguenza, apprendendo anche dai mortali informazioni, pensieri, filosofie, metodi e punti di vista.

Storia[]

Corellon è colui che ha dato vita al popolo elfico, capo e signore di tutte le divinità buone del pantheon elfico, conosciute col nome di Seldarine (cioè “la compagnia dei fratelli e delle sorelle dell’albero”).

Si narra che nel corso di una battaglia Corellon fu ferito dal dio Gruumsh, del pantheon orchesco, e che da una goccia del suo sangue caduta a terra si sia originata la razza elfica. Corellon è dunque considerato padre degli elfi, e divinità principale del loro pantheon. Impersona gli ideali del popolo elfico, essendo una divinità combattiva, ma allo stesso tempo premurosa nel proteggere e occuparsi del suo popolo con la minuzia di un artigiano.

Oltre alla devozione e al rispetto dei Seldarine, Corellon vanta rapporti amichevoli con le divinità dei pantheon gnomici, nanici, halflings, con le divinità della natura Faerûniane, e più in generale con pantheon di orientamento buono.

Lolth e Vhaeraun gli sono nemici da quando egli gli ha scacciati dai Seldarine.

Inoltre Corellon avversa Bane, Cyric, Talos, Malar, e le divinità adorate da goblinoidi ed orchi.

Dogmi[]

Gli elfi sono artigiani e creatori, custodi dei segreti magici infiniti. Ricava dalle cose la bellezza senza modificarne lo spirito. Ricerca sempre nuove esperienze e nuove strade. Comunica con la natura e con la sfera mistica del mondo.

Secondo i dettami della chiesa di Corellon, gli elfi devono dedicare la loro vita all’artigianato e alla protezione della propria razza. Pur guardando oltre i confini delle terre elfiche, si occupano di difendere le loro comunità, e di tutelare le creazioni artistiche elfiche, dando vita ad oggetti di rara bellezza che siano destinati sia all'uso del popolo elfico, sia per scopi personali e sia per fini commerciali. Non di rado i chierici di Corellon si trovano in posizioni di prestigio e di comando: a loro spetta infatti fare da intermediari nei rapporti con gli elfi silvani, e consigliare i governanti nell'amministrazione saggia dei loro domini.

Il momento prediletto da dedicare alle preghiere è la notte, con la luna alta nel cielo. La chiesa di Corellon riconosce diversi giorni sacri, che corrispondono a particolari eventi astrologici, alcuni dei quali hanno cadenza pluriennale. Tra le più rilevanti cerimonie figura “Lateuquor”: il giorno in cui la foresta è in comunione con la luna crescente. In tale giorno la luna è al suo primo quarto e gli elfi le dedicano canti e balli, e l’offerta di incantevoli monili.

Bibliografia[]

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