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Eilistraee è la dea drow della bellezza, del canto, della danza, della libertà, del chiaro di luna, della scherma e della caccia. Era la protettrice e guardiana dei pochi elfi oscuri che desideravano tornare in superficie e vivere lì, in pace con le altre razze, e abbandonare gli infiniti conflitti e intrighi che dominavano le vite della maggior parte dei drow.

È stata spesso definita La Vergine Oscura, la Signora della Danza o la Signora dai Capelli Argentati e talvolta La Danzatrice Oscura, tra gli altri titoli.

La sua fede riprendeva quella del Signore Mascherato Vhaeraun, suo fratello divino.

Storia[]

Era la figlia di Araushnee (in seguito Lolth) e Corellon Larethian, una dea dallo spirito libero e dal buon cuore, con una vena focosa nella sua personalità.

Quando, durante la sua giovinezza, una schiera di divinità malvagie assalì Arvandor (la sua casa), il tradimento di Araushnee la fece quasi uccidere suo padre. Anche se fu liberata da ogni colpa, Eilistraee scelse di condividere l'esilio di sua madre, perché sapeva che i drow avrebbe avuto bisogno della sua luce nei tempi a venire. Dopo la discesa dei drow, Eilistraee ha cercato di essere una dea madre per il suo popolo e di portare loro la speranza di una nuova vita. Ha combattuto per riportarli nelle terre della luce, aiutandoli a prosperare e prosperare in armonia con le altre razze, liberi dalla tirannia di Lolth e dai conflitti che hanno dominato le loro vite.

Descrizione[]

Divinità - Eilistraee

Eilistraee ama la bellezza e la pace, ma non si tira indietro quando si tratta di rispondere agli attacchi di chi cerca di colpire i suoi fedeli. Si mostra come una femmina Drow nuda, molto alta, dalla pelle lucente e con lunghissimi capelli di un argento splendente.

La chiesa di Eilistraee è poco conosciuta e capita dagli abitanti della superficie del mondo: pochi danno credito alle dicerie riguardanti Drow buoni che fuggono dal Sottosuolo e la possibilità che vi sia addirittura una dea patrona di questa gente è semplicemente al di là della comprensione dei non Elfi, che in genere rifiutano di credere a queste sciocchezze, anzi, credendole una menzogna divulgata dagli stessi razziatori Drow. Anche molti Elfi di superficie ignorano volontariamente queste dicerie, scontenti per quello che potrebbero rappresentare per i dogmi centrali della loro cultura: secondo questi ultimi, infatti, le Guerre delle Corone vennero causate dal male scatenato dai Drow ancestrali. Solo tra gruppi dello stesso orientamento, attivi nelle medesime regioni in cui milita anche la chiesa di Eilistraee, questo tipo di fede ha cominciato ad essere riconosciuta per la speranza che offre. In particolare, gli Arpisti hanno cominciato ad aiutare in segreto la chiesa della Vergine Oscura e lavorano perché un giorno venga accettata in tutto Faerûn.

Culto[]

I chierici della Vergine Oscura pregano per i loro incantesimi durante la notte, dopo il sorgere della luna, in genere con odi in forma cantata. I loro rituali, spesso, ruotano intorno a una caccia seguita da un banchetto, danze (indossando meno capi di abbigliamento possibile) e il Circolo del Canto. Quest’ultimo si tiene in preferenza presso una radura boschiva e durante una notte di luna piena, nel corso della quale i fedeli siedono e danzano a turno in circolo, ognuno cantando una canzone diversa. I fedeli cercano di esprimere tutte le emozioni del giorno in un vespro: questo è un atto di devozione personale, spesso nemmeno pronunciato, ed eseguito in privato.

I chierici di Eilistraee, che ne hanno la possibilità, devono ingaggiare menestrelli o bardi perché cantino loro una o due canzoni; i fedeli laici sono invitati a partecipare, ma ciò non è obbligatorio.

La chiesa di Eilistraee osserva un certo numero di festività.

La Danza della Spada, è un rituale che comporta il versamento di qualche goccia di sangue per il favore della dea, al fine di impedire che una lama si rompa o si arrugginisca nei successivi 3 mesi.

La Grande Caccia, celebrata almeno ogni stagione, è l’inseguimento notturno di un mostro o di una bestia pericolosa, guidato dai chierici di Eilistraee. Per tradizione, i cacciatori possono utilizzare qualsiasi arma a lama e indossare qualunque cosa, tranne i chierici che sono obbligati a condurre la caccia senza alcun vestito e armati solo di una spada. Se la preda viene uccisa, i celebranti intonano delle preghiere ed eseguono una danza in circolo in onore della loro divinità.

Almeno una volta all’anno, i chierici di Eilistraee intraprendono una Corsa. I non Drow si anneriscono la pelle con olii e tinte naturali, poi, tutti quanti, Drow o meno, mettono a bollire foglie e bacche per ottenere una frizione che renda i loro capelli color argento. Quindi cominciano a vagare per il mondo di superficie affidandosi alla musica, ai modi gentili e alla loro abilità con la spada per non essere uccisi a vista. Si recano dove sono stranieri, sforzandosi di cercare comunità elfiche, portando selvaggina, assistenza e aiuto. Cercano di imparare nuove canzoni, nuove melodie, stili con la spada e non giungono intenzionati a diffondere la loro fede o a conseguire prestigio personale. Infine, tutti i chierici della Vergine Oscura che non muoiono in battaglia, eseguono il loro rituale più importante: l’Ultima Danza. In anzianità sentono la dea cantare di notte, richiamandoli a se; quando poi la canzone è quella giusta, escono nudi al chiaror di luna e cominciano a danzare, per non fare più ritorno. Coloro che sono stati testimoni di queste danze, riportano che la divinità appare e canta in lontananza, così il chierico anziano inizia a danzare in maniera sempre più vorticosa e a ringiovanire sempre più: i suoi capelli cominciano a risplendere come quelli della Vergine Oscura e diventa lentamente traslucido, fino a scomparire mano a mano che la danza prosegue. Alla fine, rimane solo una radiosità argentea ed il coro di due voci, quelle della dea e del chierico, che si innalzano intonando assieme un canto dolce e malinconico allo stesso tempo. I chierici di Eilistraee diventano spesso multiclasse come Guerrieri, Bardi, Ranger o Danzatori della Spada.

Divinità - Eilistraee 2

Immagine di Elistraee

Relazioni[]

Figlia di Corellon Larethian e Araushnee (che in seguito divenne Lolth), e sorella di Vhaeraun, Eilistraee venne esiliata assieme a tutte le altre divinità Drow per il suo ruolo, sebbene non intenzionale, nella guerra contro i Seldarine. Nonostante fosse risultata innocente, chiese comunque al padre riluttante di essere punita: poiché comprese che i Drow avrebbero avuto bisogno di un faro di bontà come punto di riferimento. Tra i suoi alleati si annoverano i Seldarine, Mystra, Selune e le divinità buone delle razze del Sottosuolo; tra i nemici le restanti divinità del Sottosuolo e in particolar modo quelle appartenenti al Pantheon Drow.

Dogma[]

Sii sempre gentile, tranne che in battaglia contro il male. Incoraggia la felicità ovunque tu sia. Apprendi e insegna nuove canzoni, nuovi balli e la danza agile e delicata della spada. Promuovi l’armonia tra le varie razze. Sii benevolo verso gli stranieri, offri un riparo a chi non ha una casa e dai da mangiare agli affamati. Ripaga alla rozzezza con la gentilezza. Ripaga la violenza con altra violenza, in modo che quelli che la causano vengano messi al loro posto. Aiuta i Drow in difficoltà e porta loro il messaggio della tua signora: “C’è un posto che ti attende nei Reami di Superficie, nella terra della Grande Luce. Raggiungili in pace e torna a vivere sotto il sole, dove crescono gli alberi e i fiori.”

Clero e Templi[]

Ogni qualvolta sia possibile, i fedeli di Eilistraee incoraggiano i Drow a tornare in superficie. Si occupano di promuovere l’armonia tra i Drow e le razze che vivono in superficie, in modo da decretare i Drow come legittimi abitanti non malvagi di Faerûn. Essi si occupano di bellezza e musica, della creazione di strumenti musicali e canzoni; assistono inoltre i cacciatori e le cacce, aiutando gli altri con atti di gentilezza ogni volta che sia possibile. Ai chierici, perciò, viene chiesto di essere abili nella caccia e nel suonare almeno uno degli strumenti musicali preferiti dalla Vergine Oscura (corno, flauto o arpa). Devono anche essere addestrati nel canto e in grado di danzare con grazia. Sono sempre in cerca di melodie e canzoni nuove, e prendono lezioni di scherma ogni volta sia possibile. I templi di Eilistraee vengono in genere costruiti nelle bocche di caverne oscure o in profonde foreste in superficie, in modo che i chierici possano uscire di notte per sfidare la luce lunare. Vengono prediletti luoghi naturali, incontaminati e che abbiano bisogno di poche o nessuna modifica, è raro per questo tipo di clero fondare templi che non si trovino in superficie. Questi luoghi di culto sono molto simili a quelli dedicati ai Seldarine ed includono tipicamente una radura in cui danzare, avere una visione chiara e pulita del disco lunare e un luogo appartato per proteggersi dalla luce del giorno, in genere un accesso al Sottosuolo. Altre caratteristiche tipiche sono una densa cappa di alberi, un vivace ruscello d’acqua fresca, una forgia e una fucina, oltre a una vena di ferro o qualche altro metallo adatto alla realizzazione di spade. Comunque, il santuario più semplice dedicato alla dea richiede solo una radura rischiarata dalla luna e una canzone, reale o immaginaria che sia, che attiri alla danza. I chierici di Eilistraee portano i capelli lunghi e vestono in modo appropriato alle mansioni che stanno svolgendo. Per i rituali indossano meno capi d’abbigliamento possibile. A caccia usano abiti in cuoio, grembiuli quando cucinano e molto raramente armature (e solo in battaglia). Nel tempo libero, si abbigliano con lunghe vesti argentee e un poco diafane. La maggior parte dei chierici possiede un simbolo sacro d’argento, in genere indossato sottoforma di spilla o appeso al collo con una catenina sempre in argento o mythral. La chiesa di Eilistraee non dispone praticamente di alcuna gerarchia, i suoi membri tendono a radunarsi in bande indipendenti nella profondità delle foreste sparse nel Faerûn. Un’Elfa però viene riconosciuta da tutti i chierici come la loro Alta Sacerdotessa: Qilué Veladorn, Eletta di Eilistraee, Eletta di Mystra e una delle Sette Sorelle. La sua autorità è però imprecisata, poiché molti chierici considerano le sue parole come il consiglio da parte di una anziana consorella molto saggia.

Bibliografia[]

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  • Sean K. Reynolds (October 2002), Drow social relationships, Wizards of the Coast
  • Ed Greenwood (2014-08-09). The Ed Verse. Retrieved on 2015-08-09
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