Forlorn è un dominio del terrore, completamente selvaggio e inabitato per larga parte, che si ispira alla scozia medievale. Il dominio non ha governo, città, o villaggi. All’interno delle sue terre selvagge si possono rinvenire solamente antichi resti della civiltà che abitava queste terre. Forlorn fu il secondo dominio ad apparire nel Nucleo, dopo Barovia, nell’anno 547 BC. Il dominio è caratterizzato da una costante persistenza di pioggia, nebbia
e temporali, ricevendo spiragli di sole solo durante l’estate, mentre in inverno non è raro che il paesaggio si ricopra di neve.
Paesaggio[]
Il paesaggio del territorio è composto principalmente da colline ed aspre montagne.
Tra le montagne si distinguono il Monte Arawn, un vulcano dormiente, costantemente avvolto dalle nuvole e dalla nebbia, con dei vapori giallastri che raramente si vedono fuoriuscire dalle spaccature presenti sul suo cono. Il vulcano è inoltre pieno di grotte, all’interno delle quali i Goblyn seppelliscono i loro cadaveri, e di geyser e acque termali. L’esplorazione di questo territorio è particolarmente difficoltosa e pericolosa, sia a causa della presenza sporadica di Goblyn, che dal terreno accidentato.
Intorno al monte Arawn si trova un territorio completamente deserto, all’interno del quale non cresce alcun tipo di vegetazione e non vive alcun tipo di animale. Tali pianure desolate sono conosciute come I letti degli uomini morti. Il sito fu teatro di innumerevoli battaglie tra clan nel passato.
Il monte Mathonwy in contrasto con la desolazione del Monte Arawn è ricoperto da foreste di pini ed è ricco di minerali. Sulle sue pendici è possibile trovare alcuni resti di miniere abbandonate, che un tempo appartenevano ai clan che abitavano Forlorn, usate per l’estrazione di oro, ferro, e granito. Tali miniere possiedono al loro interno dei tesori inestimabili, che fanno la gola di moltissimi esploratori, ma sono anche note per crolli improvvisi, gas nocivi e per la presenza di non-morti, i cui corpi appartengono ad ex minatori che persero la vita negli scavi.
Foreste[]
Il territorio è ricoperto anche da molte foreste, che offrono una grande quantità di legame, cosa che ha indotto diversi uomini a provare a strutturare degli accampamenti; tuttavia questi progetti vengono spesso infranti dalla presenza dei Goblyn che durante la notte tendono agguati a questi colonizzatori uccidendoli e distruggendo i primi germi di accampamento creati.
Un tempo la vegetazione di Forlorn era ricca e rigogliosa, ma la gran parte venne distrutta da una serie di malattie infestanti e da incendi di varia natura. Ad oggi gli alberi che crescono su questo suolo sono contorti, spogli, e già malati. Prosperano oltre a ciò funghi velenosi e piante carnivore. È tuttavia possibile trovare alcune aree che non sono corrotte dalle malattie e dalla corruzione, che sono considerate sacre dai druidi. Negli ultimi anni bande di Goblyn hanno come obiettivo quello di distruggere le foreste rimaste rigogliose nel dominio, attraverso l’uso di armi e provocando incendi. Queste missioni hanno reso gran parte del territorio di Forlorn desolato e malato. Alle azioni spudorate dei Goblyn risponde una resistenza di druidi che intendono preservare queste aree boschive, aiutati dagli alberi che prendono vita, per difendersi dai nemici.
Tra le piante che ancora resistono a Forlorn si possono notare una grande varietà di abeti, betulle, e salici. Nel sottobosco nascono poi diverse piante dalle proprietà curative, o utili per essere ingredienti di pozioni, o addirittura veleni, che vengono rivenduti poi spesso nel mercato nero. è per questo motivo che i boschi del dominio sono spesso attraversati da viaggiatori incauti alla ricerca di queste particolari erbe che hanno un prezzo particolarmente elevato al mercato nero.
Ci sono testimonianze di vegetazioni del tutto particolari che crescono nel dominio, come l’albero delle teste dei morti, questi alberi contorti e terrificanti hanno delle teste umane che crescono sui loro rami; tali piante possono prosperare solo in zone dove si sono consumate atroci battaglie secondo la tragica e sanguinosa storia di queste lande inabitate.
Oltre a questo particolare tipo di albero sono presenti una grande quantità di piante carnivore, e di alberi che prendono vita di notte per spostarsi, difendendosi dall’attacco dei Goblyn o degli umani che vogliono far loro del male.
Fauna[]
La fauna che compone questo dominio è composta da orsi, alci, volpi, cinghiali, lupi, ratti, serpenti, lucertole, ragni, vespe, zanzare, questi insetti solitamente raggiungono dimensioni sproporzionate rispetto al normale e sono veramente pericolosi. Molti animali presentano inoltre dei segni di corruzione e malattia, e sono spesso più aggressivi del solito. Molti lupi sono inoltre accuditi, addestrati, e utilizzati dai Goblyn come cavalcature.
Sono presenti anche lupi non-morti che infestano i paraggi del castello Tristenoria.
Esseri mostruosi presenti in queste terre sono poi i Gremishka, esseri che sono una sorta di incrocio tra un cane, una scimmia, e un topo, con dei tratti da rettili. Molti di questi esseri infestano le terre di Forlorn, e possono attaccare gli avventurieri, ma sono anche particolarmente codardi e poco capaci nel combattimento. I druidi credono che i Gremishka sono gli animali domestici che un tempo abitavano il dominio, e che furono trasformati dalle nebbie in esseri aberranti di questo tipo.
Forlorn è anche noto per la presenza di spettri urlanti, fantasmi, streghe, e si narra anche della presenza di fate, che i druidi proteggono e venerano.
Laghi[]
Per quanto riguarda i laghi a Forlorn si trova il lago delle lacrime rosse, che sorge in mezzo a picchi e blocchi di granito, molti dicono che questo lago sia emerso durante una serie di frane e terremoti provocati nel momento in cui il dominio venne inghiottito dalle nebbie. Il lago è melmoso e rossastro a causa della presenza del granito. Le leggende dicono che non abbia fondo, e che al suo interno abiti una gigantesca creatura che prende il nome di Agatha, simile ad un gigantesco rettile.
Rovine[]
Intorno al dominio sorgono moltissime rovine, è possibile imbattersi in moltissimi villaggi e abitazioni abbandonate. Vicino al lago Radius si sviluppano la maggior parte delle costruzioni del dominio, l’ex villaggio di Birnam, e il castello di Tristenoria.
In giro per il dominio si possono trovare poi molti strani cerchi di pietre, molti dei quali sono stati vandalizzati dai Goblyn.
Popolazione e folklore[]
La popolazione di Forlorn è composta principalmente dai Goblyn e da alcuni umani che sopravvivono nelle foreste radunandosi in gruppi di druidi. La popolazione dei Goblyn supera quella umana di almeno 20 a 1.
Goblyn[]
Questi esseri cominciarono ad abitare le lande di Forlorn dal momento in cui il dominio fu circondato dalle nebbie, e molti umani cominciarono a subire delle trasformazioni deturpanti che li resero i mostri che conosciamo oggi. Questi esseri non si sono mai insediati, e spesso costruiscono dei campi nomadi di fortuna, vivono allo stato primitivo, e sono organizzati in clan esattamente come i vecchi umani che abitavano queste terre. I Goblyn sembrano mantenere dei vaghi ricordi della loro vita passata, e alcuni di loro portano ancora i vessilli per indicare il loro clan di appartenenza. Non è raro che si facciano guerra tra di loro, e che macchino di sangue e brutalità di ogni tipo il dominio selvaggio di Forlorn. I residui di umanità presenti in loro sono visibili anche nell’uso spericolato delle armi concessegli, ma anche in alcune festività del tutto particolari e segnate dalla violenza, come nel caso di una dimostrazione sportiva che mette a confronto due squadre, le quali devono battere l’altra lanciando dei tronchi d’albero, e la così detta danza delle spade, dove uno sfidante è posto al centro di un corridoio di spade agitate dagli altri Goblyn che devono cercare di ucciderlo, mentre lo sfidante per schivarle deve compiere una vera e propria danza. Sono popolari anche i combattimenti tra Gremishka. I Goblyn non praticano una religione organizzata, ma credono nel dio Arawn, Dio della morte e della distruzione, che ritengono essere sepolto nelle profondità dell’omonimo monte, e tra i cui precetti religiosi è presente l’omicidio, non a caso quando i Goblyn commettono omicidi seppelliscono le loro vittime all’interno delle grotte del monte, o gettano i corpi in profonde fessure, così da nutrire idealmente il loro famelico Dio. I Goblyn non hanno un particolare bisogno di sostentamento e riescono anche a non mangiare per diversi periodi; quando lo fanno mangiano qualsiasi tipo di carne, anche umana, che ha la sfortuna di cadere nelle loro trappole piazzate in qui e in là nelle foreste di Forlorn. I druidi del dominio credono che questi terribili mostri siano sotto il comando del fantasma di Castel Tristenoria, e non a caso moltissimi Goblyn si piazzano costantemente intorno al luogo per difenderlo da possibili attentatori o curiosi viaggiatori.
Forfariani[]
I forfariani erano gli unici abitanti umanoidi delle terre di Forlorn, particolarmente alti, con spalle ampie, dalla carnagione bianca, e dai capelli color rosso o castano, sia uomini che donne portavano i capelli lunghi, molto spesso lasciati crescere in maniera selvaggia, gli uomini spesso avevano anche lunghe barbe e baffi. I Forfariani sono particolarmente fieri e orgogliosi dei loro capelli, affermando che la forza e la lunghezza di questi, rappresenta una discendenza forte dal regno delle fate, che per loro è considerato sacro. I Druidi rimasti nel dominio non a caso credono che sia proprio una discendenza forte dal ceppo delle fate ad aver salvato alcuni individui, rispetto ad altri, nel giorno delle trasformazioni, quando Forlorn venne inghiottita dalle nebbie e modificò l’aspetto dei suoi abitanti in terrificanti Goblyn. L’abbigliamento dei Forfariani è semplice ed utile, sia uomini che donne prediligono un vestiario leggero e semplice, adatto per i lavori più duri, gli uomini inoltre indossano dei Kilt, mentre le donne delle gonne. Ad oggi gli abitanti di Forlorn vivono in mezzo ai boschi nei circoli druidici, o nei domini di confine, lavorando come pastori e contadini; la loro tradizione li incoraggia a sposarsi presto, e ad avere delle famiglie numerose. La cucina forfariana è molto semplice e basata sui prodotti che la natura e la terra gli offrono, un piatto tipico della loro tradizione è l’haggis una salsiccia di interiora condita con avena, cipolle, e spezie.
Magia, religione e governo[]
La magia arcana non è particolarmente praticata dai Forfariani, e le religioni sono collegate alla vita druidica, che crede in una visione panteistica del mondo, e in una realtà in cui l’uomo deve vivere in equilibrio con la natura. Ogni villaggio forfariano possiede un Tannist, un anziano, che ha il compito di tramandare e far rispettare le tradizioni della sua terra alle nuove generazioni, tale ruolo può essere ricoperto sia da uomini che da donne, e rappresenta un’importante istituzione di vita sociale. Per quanto riguarda la risoluzione di alcuni problemi di carattere privato spesso i due disputanti si accordano per un duello in cima ad una torre abbandonata, nel quale l’obiettivo è spingere l’avversario oltre il cornicione, schiantandolo a terra, e avendo dunque la vittoria scelta dal fato. Durante alcune parti dell’anno, o in occasione di eventi importanti i druidi si riuniscono nelle foreste per venerare la natura e compiere sacri riti in onore di questa. La musica è un elemento importantissimo nel folklore dei Forfariani, con l’uso di vari strumenti come il mandolino, l’arpa, il flauto, il tamburo.
Forlorn è un dominio completamente privo di alcuna legge scritta, sia i Goblyn che i Druidi vivono in un completo stato di libertà e anarchia, senza che ci sia alcuna legge che regola le loro vite.
Spesso queste terre sono solcate da erboristi o commercianti del mercato nero, ma non è presente nessuna attività di tipo commerciale in queste lande selvagge e senza legge.
Storia[]
La storia di Forlorn è antica e sanguinosa, e sebbene ad oggi le terre di questo dominio siano praticamente inabitate, i druidi che qui ancora vivono custodiscono segretamente le antiche storie e leggende di questo luogo, mantenendo una memoria storica fondamentale.
In tempi antichissimi le terre di Forlorn furono abitate dagli Highlander, che erano divisi in clan, ognuno dei quali era comandato da un patriarca. Tra i clan avvenivano solamente dei rari rapporti, spesso di tipo commerciale, raramente di tipo coniugale, e molto spesso invece si scadeva in conflitti.
La storia consociuta e ufficialmente datata di Forlorn inizia nel -1387 BC quando Caral Firfair, del clan Firfair, dichiarò se stesso come re delle terre abitate dai clan, e proclamò la sua famiglia come quella che avrebbe dominato le altre. Le insidie arrivarono presto, quando una tribù proveniente dalle lande del nord-ovest, chiamata Blars, attaccò le terre di Forlorn, in quel momento Caral riuscì a convincere tutti i clan del territorio a combattere sotto un unico vessillo per difendere le loro terre dagli invasori stranieri. E fu così che Caral nella battaglia della collina rossa riuscì a respingere i nemici. Nonostante le gravi perdite che aveva portato questa sanguinosa guerra, Caral ha convinto i suoi alleati a rimanere uniti anche in futuro, per essere resilienti contro le minacce che sarebbero potute tornare a minacciare la loro stabilità. Fu così che venne fondato il regno di Firfair, dall’unione cooperativa di tutti i clan di quelle terre.
Il regno visse nella prosperità e nella pace per molti anni, fin quando disgraziatamente cadde sotto l’egida di un popolo straniero: i Merioniti, che costrinsero il regno di Firfair ad essere ridotto ad uno stato vassallo, importandovi con forza la loro cultura e le loro tradizioni. Così l’antico regno di Firfair divenne il regno di Forfar, e l’antica capitale Bairnam, divenne Birnam. Nonostante i Merioniti avessero posto una stabile cultura e forti radici nel territorio, i Forfariani non erano convinti di questo trattamento e decisero di organizzare una ribellione contro i tiranni che li avevano invasi. Così nel -435BC venne condotta una grandissima rivolta di resistenza che respinse i Merioniti e ridiede indipendenza al vecchio regno di Firfair. Alla fine della guerra i clan non riuscirono a mettersi d’accordo sul nuovo possibile leader del nuovo regno riconquistato, in quanto nessuno voleva cedere i propri diritti sulle loro terre, e nessuno voleva rinunciare alla possibilità di conquistare il potere. Fu così che il territorio venne diviso ulteriormente in tante piccole baronie. La baronia di Forfar venne data in mano al clan ApBlanc, che era la famiglia più potente ed influente nel territorio, con a capo Donnan ApBlanc. Da questo momento le baronie cominciarono saltuariamente a scontrarsi in piccoli conflitti che si risolvevano spesso in nulla di fatto, o in piccole conquiste territoriali inutili.
Questo equilibrio già di per sé instabile cadde completamente nel momento in cui scoppiò la guerra tra la baronia degli altopiani occidentali e il Marchesato di Goeteer. Il marchesato di Goeteer era situato nel regno dei Merioniti, cosa che aveva creato nelle altre baronie dei forti sospetti, che li avevano indotti a credere che i Forfariani di queste terre avessero stipulato dei patti di guerra con gli antichi aggressori. Questo scatenò una potente guerra condotta dalla baronia delle terre sud-occidentali, che chiamarono come alleati gli ApBlanc. La guerra tuttavia scoppiò in un momento particolarmente delicato, in quei tempi infatti si stavano celebrando le nozze tra Flora ApBlanc e Rivalin ApTosh, e Flora aveva detto che avrebbe acconsentito all’invio di truppe, solo se le sue nozze fossero state svolte in pace. Ma la coppia fu separata nel momento in cui il capo del clan ApTosh chiamò suo figlio alla guerra contro il Marchesato di Goeteer, rimandando il matrimonio. Durante la guerra Rivalin dimostrò la sua potenza e il suo eroismo guerriero, uccidendo Earl Gundogan, capo del Marchesato di Goeteer. Nello stesso momento, mentre la guerra infuriava, i druidi, vicini ai Forfariani in questa battaglia, scatenarono delle potenti tempeste, che portarono alla dispersione dell’esercito nemico, ma anche alla morte di moltissime truppe alleate, tra le quali spuntava il nome di Rivalin. Saputa la notizia Flora non poté credere alle sue orecchie, e cadde in un momento di profonda malinconia, tuttavia le arrivarono delle voci secondo le quali il suo promesso sposo era ancora vivo, ed era stato visto vagare per le strade di Birnam con delle vesti strappate ed insanguinate, credendo a queste voci Flora cominciò a cercarlo ogni notte, nonostante i suoi famigliari le consigliassero di rimanere a casa, vista la sua gravidanza che portava in grembo proprio il figlio di Rivalin. Una notte, durante le sue peregrinazioni alla ricerca folle del promesso sposo, Flora lo riconobbe, ma si rese conto solo dopo che Rivalin era divenuto un vampiro, totalmente persa d’amore per lui decise volontariamente di farsi succhiare il sangue, e tale rituale venne ripetuto ogni notte. La sua sete di sangue tuttavia non si limitava esclusivamente a Flora e cominciarono così diversi omicidi per le strade di Birnam, fu allora che gli abitanti adirati da questa situazione si riversarono contro il mostro che stava mietendo vittime da molto tempo, e indissero una caccia spietata. Flora spaventata chiese aiuto al padre, cercando di convincerlo a fermare la folla inferocita. Il padre, capendo come sua figlia fosse discesa in una spirale di follia, decise di non aiutarla, e così dopo alcune ore, i cacciatori del vampiro lo uccisero nella sua tana in mezzo al bosco e portarono il suo corpo al re. Flora cadde inginocchiata sul cadavere e pianse lacrime amare, urlando ingiurie contro la popolazione. Costoro avevano paura della reazione di Flora e cominciarono a pensare che forse sarebbe stato necessario uccidere anche lei, considerando che si era fatta mordere ripetutamente dal suo amante, e si chiesero se persino il figlio che portava in grembo non fosse stato maledetto. Nel 207 BC nacque finalmente il bambino, che venne chiamato Tristan e prese il cognome degli ApBlanc, proprio in quel momento il popolo insorse contro la famiglia regnante, con l’intenzione di scacciare per sempre quella triste maledizione, ma Flora fuggì con il proprio figlio in fasce verso il bosco, e qui incontrò un druido di nome Rual, che le promise di proteggere e allevare il figlio. Quando il popolo insorto trovò Flora questa decise di scagliare contro di loro una potente maledizione e successivamente si impiccò su di un albero. I popolani tornarono a casa, convinti di aver scacciato per sempre la maledizione che infestava le loro terre.
Nel 222BC fu trovato il corpo del druido Rual ai piedi dell’albero su cui Flora si era impiccata. La popolazione del posto cominciò ad avere paura che il fantasma di Flora fosse tornato nelle lande per dare seguito alla sua vendetta. Persino i druidi abbandonarono le foreste di quella zona, considerandole infestate da una presenza minacciosa. Non a caso nel 231 BC avvenne un incendio in quella stessa foresta, e dopo che le fiamme vennero sedate tutti gli alberi erano ormai divenuti cenere, tranne che l’albero di Flora, rimasto intatto per magia. Inoltre moltissimi lupi cominciarono a diventare aggressivi contro gli uomini, infestarono i villaggi e le città uccidendo migliaia di persone, furono istituite delle vere e proprie cacce, ma il numero dei predatori non sembrava assolutamente diminuire, molti infatti credevano che i lupi rinascessero come non-morti. Nello stesso anno il barone Keegan ApBlanc e la baronessa Eilen ApBlanc - genitori di Flora - morirono di cause inspiegabili, facendo passare il dominio del regno al clan ApFittle, che promise alla popolazione di scacciare il male che si era impossessato di quelle terre.
Nonostante questo nel 422 BC tornò nelle terre ora governate dagli ApFittle un lontano discendente degli ApBlanc, il quale richiamò il diritto a possedere quelle terre, la sua figura è ammantata dal mistero, e il suo nome è ricordato esclusivamente come Lord ApBlanc. Le sue pretese vennero accontentate e tornò nella sua terra natale, con l'intenzione di costruire una dimora attorno all’albero su cui Flora si era impiccata. Cominciarono i lavori per la costruzione dell’incredibile dimora di questo misterioso visitatore, che distrusse tutta la vegetazione circostante, lasciando intatto solo l’albero sul quale Flora si era uccisa. La figura misteriosa di Lord ApBlanc scaturì l’interesse di moltissime persone, che venivano spesso invitate da lui stesso nella sua dimora. Tra le molte persone che solcarono l’ingresso della sua abitazione c’era Isolt ApVay, la quale si innamorò perdutamente del Lord e decise di sposarsi con lui; le nozze furono coronate nel 426 BC. Dal matrimonio nacquero tre figli, e anche i conflitti tra la coppia. La situazione precipitò quando nel 439 BC il figlio più piccolo dei tre, a soli dodici anni venne divorato da un branco di lupi. Nel 446 BC il figlio maggiore, Morholt ApBlanc fu trovato morto all’interno della torre del castello, ucciso da un assassino con un obiettivo sconosciuto. Per finire questo periodo di disperazioni e malvagità che si abbatterono sulla misteriosa famiglia, nel 451 BC anche l’ultima figlia rimasta scomparve in misteriose circostanze. Dopo così tante tragedie Isolt ApVay si suicidò lanciandosi dalla torre più alta della dimora di Lord ApBlanc, il quale si rinchiuse al suo interno e non venne più visto nella vita pubblica, molti credettero che si fosse suicidato, altri credettero che se ne fosse andato per sempre, ma nessuno aveva il coraggio di verificare, considerate le storie di spettri e mostri che cominciarono a circolare intorno a questa terribile residenza.
La dimora rimase completamente abbandonata fino al 519 BC quando un nuovo ApBlanc comparve tra le terre di Forlorn, e prese possesso del castello, egli si fece chiamare Marc, e sostenne il suo grado di parentela come cugino di Lord ApBlanc. Marc venne riconosciuto dalle autorità come legittimo erede delle terre dell’altopiano. Egli preso possesso del potere decise di allargare la vecchia residenza di Lord ApBlanc creando un’architettura ancora più mastodontica della precedente, inoltre cominciò ad assoldare un largo numero di mercenari al suo servizio. Da questo momento le volontà di espansione di Marc vennero mal viste dagli altri clan che cominciarono a insorgere contro questa nuova autorità, scatenando gli inizi di una guerra civile, che già nelle prime battute sembrò essere sotto l’assoluto controllo di Marc. A ciò si aggiunge una proliferazione di mostri e aberrazioni nelle foreste del dominio, che portarono moltissimi morti tra i civili. Nonostante le aggressioni spesso fallimentari, nel 522 BC Marc ApBlanc portò a termine la sua costruzione, che venne nominata Castel ApBlanc. Marc iniziò ad assoldare ai suoi servigi diverse truppe mercenarie, addestrandole in maniera dura, e le scagliò contro gli altri clan delle terre circostanti, con l’intenzione di divenire re di Forfar. La guerra fu sanguinosa e crudele, tanto che nel 543 BC si verificò uno degli eventi più crudi della storia del territorio, nel momento in cui il clan ApFittle cominciava a cadere, Marc ApBlanc decise di aprire il castello della residenza del clan e di bruciarlo nella sua interezza, uccidendo nell’incendio tutti i membri del clan, tra i quali c’erano anche bambini e donne. Nel 546 BC dopo anni di guerra totale, il popolo completamente a pezzi decise di firmare una carta, a Birnam, che rendeva Marc ApBlanc il regnante assoluto delle terre di Forfar. Tuttavia Marc non si fermerà nella ricerca e nell’uccisione di tutti i membri del clan ApFittle, arrivando a conclusione di quella che era divenuta una vera e propria caccia alle streghe, solo nel 547 BC, quando l’ultimo membro del clan, Andrew ApFittle venne decapitato. Questo tragico evento segna la fine totale della guerra civile di Forfar, ma anche il passaggio di queste terre nel semipiano del terrore. Da questo momento la terra si scosse completamente, oltre ad essere circondata da strane nebbie si verificarono terremoti, frane, dalle quali emerse il lago delle lacrime rosse, e infine l’evento più catastrofico, ovvero la trasformazione di quasi tutti gli abitanti delle terre di Forfar in Goblyn mostruosi. Solo una parte della popolazione rimase immune dalle trasformazioni, che i druidi ritenevano avere nel loro sangue dinastie e ascendenze dall’antica razza delle fate venerata dagli stessi. Forlorn ebbe come nuova terra di confine Barovia, e molti abitanti incolumi decisero di migrare in queste terre per ricostruire una nuova civiltà, scampando dalle malvagie bande di Goblyn che ora infestavano quelle terre. Furono proprio i Baroviani che, esplorando queste terre ormai praticamente inabitate, gli diedero il nome di Forlorn.
Dal momento in cui Forlorn venne inghiottito dalle nebbie non si hanno più notizie di Marc ApBlanc e il suo castello venne ribattezzato come Castel Tristenoira, e nessun esploratore tra i più coraggiosi ha il coraggio di visitarlo, tuttavia i druidi credono fortemente che all’interno di questo castello risieda il male che ha corrotto le antiche terre di Forfar, e che tale malvagità è rappresentata da un fantasma, che loro chiamano Solleyder. I druidi credono inoltre che questo fantasma comandi i Goblyn nelle loro azioni di morte e distruzione, da cui loro si difendono. I druidi hanno provato ad entrare all’interno del castello per distruggere il male alla sua radice, ma i loro tentativi sono stati spesso fallimentari, portando vittime inutili e pesanti alla loro organizzazione.
Luoghi di Forlorn[]
Personaggi noti a Forlorn[]
- Azenwrath
- Herrd Apkite
- Jander Sunstar
- Agatha (vedi lago delle lacrime rosse)
- Maeve (vedi fazione della quercia)
- Fiona (vedi fazione dell'infezione)
- Flora ApBlanc
- Rual
- Isolt ApVay
- Gillian ApBlanc
- Morholt ApBlanc
- Bragain ApBlanc
- Tristan ApBlanc