Descrizione[]

Alcune leggende raccontano che Garagos era il principale dio della guerra nel Faerûn occidentale fino a quando fu spodestato dall'arrivista Tempus. Si pensava fosse fosse stato ucciso da Tempus, così era considerato morto, ma in realtà o perse solo il suo status di dio primario della guerra, che assunse questo ruolo come spoglie della loro battaglia personale, o fu resuscitato da alcuni dei suoi più ferventi culti. E' pressocchè certo che non sia morto, ma ancora vivo. Garagos viene associato più con la distruzione furiosa e con il saccheggio durante la guerra che con la tattica, la strategia e l'esercito. Il Violatore è legato con la folle sete i sangue che si impadronisce di alcuni guerrieri, portandoli a orrende carneficine. (I seguaci di Tempus proclamano che il loro dio distrusse Garagos usando la furia ceca del Violatore contro lui stesso). Il mantello scarlatto con cui viene raffigurato dall'arte religiosa è fatto con il sangue dei suoi nemici, e in tempi recenti viene anche rappresentato mentre vaga in un mare rosso sangue, ancora il sangue dei suoi nemici uccisi. Garagos disprezza l'uso delle armature(sebbene non gli interessa se i suoi sacerdoti le indossano) e ammira coloro che si gettano in battaglia senza pietà, distruggendo tutto ciò che si trova sul loro cammino senza prendere prigionieri. E' assetato di sangue e risoluto. La sua furia si accende velocemente e si calma lentamente. E' temuto per il danno che può causare e per la natura incontrollata della sua ira. Garagos era più temperato e meno facile all'ira, ma da quando fu sconfitto da Tempus il suo autocontrollo è diminuito, e perde del tutto il senso della pietà quando viene coinvolto in combattimento. Questo cambiamento fu anche causato (per alcuni) da un indurimento del suo cuore, quando morirono in lui tutte le speranze riguardo al suo amore segreto. Altri sostengono che siano fandonie, e affermano che Garagos sta attraversano infine il confine verso il male aperto a cui tendeva da moltissimo tempo.
Chiesa[]
I sacerdoti preferiscono intimorire/comandare i non morti invece che scacciare/distruggere Garagos attira nel suo clero coloro con un carattere crudele, temerario e distruttivo, come sadici guerrieri, berserker, briganti e razziatori. Il culto non è organizzato. Esistono chiese indipendenti con gerarchie individuali, e può' capitare siano in lotta tra loro, come accade tra Amn e Thetyr. La chiesa più antica, a Westgate, è sempre stata divisa in culti belligeranti. Un'altra nel nord della Costa della Spada sta cercando di espandersi tramite le vie commerciali lungo tutta la Costa della Spada. La chiesa è radicata in diverse zone di Faerûn, ed altre cerca di raggiungerle, con una politica piuttosto aggressiva. Il membri del clero garagatiano si chiamano tra di loro "Fratelli/Sorelle Insanguinati", aggiungendo "Sommo" come segno di rispetto se stanno parlando ad un sacerdote di un certo spessore. Evitano titoli formali oltre alla gerarchia di massima: Supplicante , Sacerdote del Sangue , Signore Razziatore e Favorito . Questo ultimo titolo viene aggiunto a qualsiasi rango stravangate e autocreato il sacerdote veterano voglia assumere, come Favorito Sommo razziatore Ounadar L'Inzuppato di Sangue o favorito Signore delle Battaglie Athaghon Signore dei Razziatori. Raramente i sacerdoti sono legati a forze militari, ma in caso possono anche assumere un rango in quella forza.
Dogma[]
"Inchinati di fronte a me, e trionfa in combattimento. Cerca di risvegliare la sete di sangue e le razzie ovunque e prendi parte a questi riti sacri ogni volta che è possibile e secondo prudenza. Sii sempre armato e pronto a spargere sangue. Combatti al minimo una volta ogni dieci giorni per la grande gloria di Garagos e versa sangue anche quando non puoi uccidere. In ogni terra su cui camminerai diffondi la paura per Garagos e il messaggio del del suo potere che guida e assiste i fedeli. Almeno una volta all'anno sfida e uccidi un nemico superiore per Garagos cosicché tu possa testare in continuazione i tuoi limiti e premere per superarli."
I garagatiani credono che la pace sia per persone deboli e folli. La guerra fortifica chi la intraprende, e solo nel combattimento faccia a faccia si può trovare l'onore. Solo i codardi evitano il combattimento. Chiunque abbatta un nemico grazie ad un'imboscata o alle spalle deve essere disprezzato come meritano i codardi. La ritirata non è mai una possibile opzione, anche davanti ad un nemico più potente, dato che se il cuore del guerriero è incentrato su Garagos lui garantirà la forza per sconfiggere qualsiasi nemico. Le soluzioni diplomatiche sono per i folli, i permissivi e i disonorati; l'unica vera risposta è insita nella battaglia. La parola del guerriero è il suo vincolo ad un amico, e non ci si può fidare di più di un compagno protettore, ma i guerrieri non devono temere di pagare pegno ai codardi o ai nemici. La sete di sangue è un dono di Garagos, grazie a questa i guerrieri trovano un punto focale e una forza per sconfiggere ogni nemico e sfuggire alla confusione e al dolore dei campi di battaglia.
Bibliografia[]
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