Nelle epoche passate c'era solo un dio dei conflitti, della morte e dei morti, noto come Jergal, Signore della Fine del Tutto. Jergal fomentò e fece crescere la discordia sia tra i mortali che tra gli dèi. Quando le creature si uccidevano nella ricerca del potere o per odio, Jergal le accoglieva nel suo ombroso regno di buio eterno. Poiché tutte le cose muoiono, tutto prima o dopo arrivava a lui e nel tempo consolidò il suo potere in un regno che non veniva sfidato da nessun altro dio. Infine si stancò dei suoi compiti, perché li conosceva troppo bene. Niente esiste se non c'è sfida e nel nulla c'è solo il buio. In questo modo la differenza tra il potere assoluto e l'assoluta impotenza è impalpabile.
In questa epoca buia si distinsero tre potenti mortali - Bane, Bhaal e Myrkul - che miravano al potere di Jergal. Il terzetto strinse un patto sacrilego, nel quale ognuno dei tre si impegnava a cercare di ottenere il potere estremo o a morire nello sforzo. Percorrevano i Reami in lungo e in largo, alla ricerca di magie e incantesimi potenti e sconfiggendo la morte a ogni turno. Indipendentemente dal mostro da affrontare o dall'incantesimo da sfidare, i tre mortali uscivano sani e salvi a ogni giro. Infine il trio distrusse uno dei Sette Dèi Perduti e ognuno prese per sé una porzione di essenza divina.
Il terzetto entrò quindi nel Deserto Grigio e trovò il Castello di Ossa. Lì combatterono con armate di scheletri, legioni di zombi, orde di non morti incorporei e una legione di cadaveri. Infine raggiunsero l'obiettivo della loro eterna ricerca - il Trono di Ossa.
"Io rivendico questo trono del male" - urlò Bane il tiranno. "Vi distruggerò prima che possiate alzare un dito" - minacciò Bhaal l'assassino. "Imprigionerò la vostra essenza per l'eternità" - promise Myrkul il negromante.
Jergal si alzò dal trono con un'espressione stanca e disse: "Il trono è vostro. Mi sono stancato di questi vuoti poteri. Prendetelo, se lo volete. Prometto di servirvi e guidarvi come siniscalco finché vi sentirete a vostro agio nella posizione." Prima che il terzetto, stordito, potesse reagire, il Signore dei Morti continuò: "Chi regnerà tra di voi?"
I tre iniziarono immediatamente a combattere tra di loro mentre Jergal li guardava con indifferenza. Quando fu infine chiaro che sarebbero tutti morti per esaurimento o avrebbero continuato a combattere per l'eternità, il Signore della Fine del Tutto intervenne: "Dopo tutto quello che avete sacrificato ve ne andreste con un pugno di mosche? Perché non dividete le responsabilità della carica e non vi misurate in una gara di abilità per ottenerle?" - chiese Jergal.
Bane, Bhaal e Myrkul analizzarono l'offerta del dio e accettarono. Jergal prese le teste dei suoi tre più potenti cadaveri e le consegnò ai tre che avrebbero gareggiato giocando a bowling con i teschi. Ogni mortale avrebbe dovuto lanciare un teschio nel Deserto Grigio, con l'accordo che sarebbe stato proclamato vincitore chi lo avrebbe lanciato più lontano.
Malar il Signore delle Belve giunse in visita da Jergal proprio in questo momento. Dopo essersi accertato che il vincitore della gara avrebbe avuto tutti i poteri di Jergal, si precipitò dietro ai tre teschi per assicurarsi che la gara sarebbe stata interrotta finché anch'egli non avesse avuto la possibilità di partecipare per una parte del premio. Bane, Bhaal e Myrkul iniziarono nuovamente a combattere e divenne chiaro che ormai il gioco era rovinato, allora intervenne nuovamente Jergal: "Perché non permettete alla Signora della Fortuna di decidere, così da non dover dividere con la Belva?"
I tre accettarono e Jergal spezzò le falangi del suo scheletro e le offrì ai giocatori. Quando Malar ritornò dall'inseguimento dei teschi, scoprì che il terzetto aveva appena concluso un gioco con le falangi.
Bane urlò trionfante: "In qualità di vincitore, scelgo di regnare per l'eternità come tiranno assoluto. Potrò indurre l'odio e la lotta a mio piacimento e tutti dovranno chinarsi davanti a me quando si trovano nel mio regno."
Myrkul, che era arrivato secondo, dichiarò: "Ma io scelgo i morti e facendo ciò sono il vero vincitore, perché tutto quello su cui regni, Bane, un giorno sarà mio. Tutte le cose devono morire, anche gli dèi."
Bhaal, che era arrivato terzo, obiettò: "Io scelgo la morte e sarà per mano mia che tutto quello su cui regni, Lord Bane, passerà nelle mani di Lord Myrkul. Entrambi dovete onorarmi e obbedire ai miei desideri, perché io posso distruggere il tuo regno, Bane, uccidendo i tuoi sudditi e posso rendere deserto il tuo regno, Myrkul, fermando la mia mano."
Malar grugnì frustrato, ma non poteva farci niente e ancora una volta gli restavano solo le bestie.
Jergal si limitò a sorridere per essere stato liberato.