
Solonor Thelandira è il dio elfico della caccia, del tiro con l'arco e della sopravvivenza in luoghi selvaggi e difficili. Solonor insegna ai suoi seguaci le arti della caccia, incluso il tiro con l'arco, il muoversi senza essere visti e il nascondersi nei luoghi selvaggi. Egli sorveglia i confini che dividono le terre selvagge da quelle coltivate e cerca di mantenere l'equilibrio tra le due. Il suo simbolo è una freccia d'argento con un'incordatura verde e il suo animale sacro è il cervo.
Descrizione[]
Solonor non rimane mai a lungo in un posto, perché è sempre a caccia. Il suo arco magico può sparare fino all'orizzonte e la sua faretra non è mai vuota. Non uccide per il gusto di uccidere, ma piuttosto per mantenere l'equilibrio della natura e per distruggere il male. Non si avvicina ai suoi nemici, ma li segue e spara a distanza. Solonor può creare una freccia assassina e, se questa colpisce nel segno, uccide tutti i nemici; molti demoni sono caduti per un solo colpo.
Relazioni[]
Solonor è in buoni rapporti con i suoi compagni Seldarine, specialmente con Fenmarel Mestarine. Infatti, alcuni dicono che Fenmarel e Solonor sono fratelli. Il fatto che Solonor sostenga la caccia sportiva lo mette in conflitto con Rillifane Rallathil, che crede nella caccia solo per la sopravvivenza. Nonostante ciò, Solonor crede fermamente nell'equilibrio della natura e istruisce i suoi seguaci ad evitare la caccia sportiva nelle foreste che Rillifane protegge.
Tra le potenze non elfiche, Solonor è strettamente alleato con altre divinità che si occupano dell'ordine del mondo naturale, tra cui Skerrit il Forestale e i vari Signori degli Animali, in particolare quelli che si occupano di caccia.
Solonor disprezza i poteri che favoriscono la spoliazione della natura e si oppone attivamente agli sforzi di tutte queste divinità e dei loro seguaci. I suoi più grandi nemici sono Lolth e la Regina dell'Aria e delle Tenebre.
Reame[]
Solonor vive nel regno di Arvandor, sul piano di Arborea. Il suo dominio è vicino all'Albero Pallido, un albero bianco con foglie argentate che si pensa abbia poteri mistici.
Adoratori[]
Solonor è venerato principalmente nelle terre governate dagli elfi, come Celene, Highfolk, Sunndi e il Ducato di Ulek, sebbene sia venerato anche nei regni con grandi popolazioni elfiche, come Ahlissa, Geoff, Keoland e Veluna.
Solonor è venerato soprattutto da esseri particolarmente attratti dalla natura, ranger elfici e mezzelfi, cacciatori, boscaioli e anche combattenti. I cacciatori elfici, in particolare, lo attirano, perché sono i migliori cacciatori di selvaggina. Anche i guerrieri elfici intrappolati in un territorio ostile gli chiedono aiuto. Nei secoli più recenti anche alcuni umani, in particolare i cacciatori, si sono uniti alla fede di Solonor.
Chierici[]
I sacerdoti di Solonor vestono una cotta di maglia elfica, con accessori d'argento, e sono ricoperti da abiti con cappucci verde foglia. I suoi sacerdoti pregano e meditano quando la luna raggiunge il suo punto più alto.
Templi e Rituali[]
I servizi a Solonor si svolgono nelle profondità delle foreste. Ogni mese gli si fanno sacrifici di trofei di caccia.
Bibliografia[]
- Eric L. Boyd. Demihuman Deities. Renton, WA: TSR, 1998.
- Eric L. Boyd e Erik Mona. Fedi e Pantheon. Parma, PR: Twenty Five Edition, 2005.
- Steven Conforti, compilato da. Living Greyhawk Official Listing of Deities for Use in the Campaign, version 2.0. Renton, WA: Wizards of the Coast, 2005. Available online:[1]
- Gary Gygax. Unearthed Arcana. Lake Geneva, WI: TSR, 1985.
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- Roger E. Moore e Georgia Moore. "The Gods of the Elves." Dragon Magazine #60. Lake Geneva, WI: TSR, 1982.
- Carl Sargent. "The Elven Pantheon - Completed!" Dragon Magazine #191. Lake Geneva, WI: TSR, 1993.
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