Descrizione[]

Messi di fronte al tatuato Thard Harr dal ventre tondo (un'oscura e ferale creatura che indossa un ornato elmo di rame a forma di testa di coccodrillo), pochi sospetterebbero di essere al cospetto di un membro del Morndinsamman. Sebbene sia distante dai suoi simili tanto geograficamente quanto emozionalmente, Thard Harr condivide il sangue di Moradin. Patrono dei nani selvaggi che abitano le giungle di Faerûn (soprattutto nel Chult), Thard Harr difende i suoi protetti dalle predazioni delle bestie selvagge, dagli assalti dei dinosauri affamati e dalle intrusioni indesiderate degli stranieri. I chierici e i druidi di Thard, noti come vuddor ("quelli della giungla"), possiedono una posizione di privilegio all'interno della loro segregata terra d'origine. Il culto di Thard Harr è così profondamente inserito nella società dei nani selvaggi che pochi arrivano anche solo a considerare la possibilità di altre religioni. Sebbene alcuni nani dorati del sud (specialmente quelli che abitano presso le rovine dell'Alto Shanatar) ricordino storie dei loro antenati che parlano di Thard harr di una perduta divinità nanica della natura, la maggior parte dei nani selvaggi rimane completamente all'oscuro del resto del Morndinsamman, una manchevolezza a cui Thard si preoccupa poco di rimediare. I vuddor guidano i loro protetti in cacce prosperose, agiscono come generali per l'esercito scarsamente organizzato dei nani selvaggi e sono poratavoce della società intera. Thard non incoraggia templi formali, ma istruisce i suoi seguaci a trattare luoghi di grande bellezza naturale (come pianori vulcanici, giardini naturali o cascate) come sue sale di culto. I vuddor pregano per gli incantesimi al mattino. Nelle notti di luna piena o di luna nuova, il chierico di grado più elevato nella regione chiama formalmente numerose bande di cacciatori. I canti, i suoni di tamburi e le grida risultanti sono sufficienti a spaventare l'intruso più disperato. A queste adunanze i nani offrono sacrifici cruenti di dinosauri o intrusi catturati (alcune delle tribù più isolate occasionalmente sacrificano umani buoni, e sebbene Thard disapprovi questa pratica, non ha fatto nulla per comunicare il suo sfavore ai suoi protetti). Questi sacrifici sono quasi sempre consumati dai partecipanti nello sforzo di raggiungere una maggior vicinanza con il loro benefattore. I vuddor qualche volta diventano multiclasse come ranger.
Storia/relazioni[]
A parte le non frequenti visite di Sharindlar e Dumathoin, Thard Harr non ha quasi alcun rapporto con i figli di Moradin. In quelle rare occasioni in cui l'intero pantheon viene riunito, Thard Harr si aliena dagli altri piuttosto che rimanere loro appresso, anche perché si rifiuta di parlare, comunicando invece con una bizzarra serie di versi di animale e di gesti. Preferisce di gran lunga la compagnia di altre divinità dalla mentalità rivolta alla natura come Ubtao, Nobanion e Uthgar. Thard è un nemico giurato di Shar, che nel Chult agisce sotto il nome di Eshowdow (una divinità delle ombre che ha assorbito), e di una dozzina di altre divinità e demoni della giungla raramente notate dagli abitanti civilizzati di Faerûn.
Dogma[]
Come le grandi tigri della giungla, sii forte e sospettoso delle bestie, che camminino su due o quattro zampe. Vivi in armonia con la natura e ottieni protezione dal Signore delle Profondità della Giungla. Cerca di comprendere quello che non riesci a capire, ma guardati dal portare doni sconosciuti nella tua tana. Onora i modi della tua gente, ma non presumere che i modi di Thard siano l'unica via, ma che sia la migliore per i suoi figli.
Bibliografia[]
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